Perché tornare in armonia con il proprio Essere è fondamentale?
Non tutti hanno compreso appieno l'incanto di coltivare un legame armonioso con il proprio essere, fin da piccoli abbiamo manipolato i nostri desideri e le nostre chiamate per assecondare i desideri altrui, confondendo il rinunciare a noi stessi con la generosità.
Tutte le nostre esperienze sono condizionate dalla relazione che intratteniamo con noi stessi, quando questa è messa in secondo piano (o addirittura non è presa in alcun modo in considerazione) non riusciamo a vedere le opportunità che la vita ci sta proponendo, rinunciamo ancora prima di porci una domanda, creiamo resistenze per ignorare le scomodità che queste domande potrebbero far emergere in noi.
Quando si inizia ad attraversare la vita attraverso l'ascolto interiore è necessario utilizzare pazienza e gentilezza, due virtù importanti che si integrano durante il cammino.
La pazienza ci servirà perché il processo inizialmente potrebbe essere difficoltoso; è plausibile che sia necessario avvicinarsi più volte ad una situazione per ottenere la pace necessaria ad accogliere le risposte che contengono la nostra profonda verità.
La gentilezza ci verrà in soccorso quando ci sentiremo incapaci di affrontare un momento di difficoltà, rivolgerci parole poco gentili non migliorerà la situazione ma dedicarci le migliori parole di sostegno che conosciamo invece lo farà.
Solo quando riusciamo a connetterci con la nostra coscienza possiamo percepire la fase stiamo attraversando; questo significa che non importa se stiamo provando paura, cercando scuse per non guardare qualcosa o se siamo attraversati da resistenze enormi, la cosa più importante è accorgersi di dove si è! Significa essere coscienti di cosa stiamo attraversando, permettendo a quella fase di esistere per poi accorgerci del momento in cui si apre lo spazio per poter cogliere la verità che ci sta chiedendo di essere ascoltata.
Quando stabiliamo una relazione sana con noi stessi si accede alla possibilità di rapportarci in modo diverso con le persone che fanno parte della nostra vita, che siano partner, figli, amici, o semplici conoscenti.
Per iniziare è essenziale trovare un equilibrio nel modo in cui impieghiamo le nostra energie: dedicare tempo alle attività che consideriamo davvero cruciali per noi e, una volta nutriti e ricaricati, distribuire le giuste quantità di energia alle persone a noi care.
Inizialmente, questo approccio può generare sensi di colpa e farci sentire egoisti, ma in realtà è un processo virtuoso: essere soddisfatti e felici ci consente di dedicare del tempo di qualità alle persone vicine, rendendo le nostre azioni più efficaci senza arrivare a sentirci esauriti ed evitando conflitti inutili che derivano da un senso d'impoverimento energetico di cui siamo noi i responsabili.
Quando sei davvero presente e stai ascoltando ciò che una persona ti sta comunicando stai dando del valore al tempo che trascorrete insieme, sperimenti la generosità essendo completamente lì, chi è con te lo percepisce, la quantità di tempo passerà in secondo piano perché quello su cui andrà l'attenzione sarà la qualità. I rapporti che si basano su questo fondamento sono molto profondi, radicati e liberi.
Le relazioni basate sul senso di dovere o colpa, caratterizzate da superficialità e dall'assunzione automatica della presenza dell'altra persona, non portano beneficio a nessuno. Questi tipi di interazioni sottraggono energia ai partecipanti e la necessità di trascorrere tempo insieme aumenterà poiché nessuno avrà tratto un giovamento dal tempo già condiviso.
Proviamo a fare un test: conosci davvero i tuoi genitori? Sai quali sogni avevano da giovani, le avventure che hanno vissuto, i cuori che hanno conquistato? E adesso, cosa bramano di più dalla vita? Sono felici del loro percorso? Quante volte ti sei seduto ad ascoltarli davvero?
Valorizza la relazione con te stesso e scoprirai un tesoro che porterà beneficio non solo a te, ma anche a coloro che ami.
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