Siamo stati abituati a sacrificarci ma i tizzoni ardenti sono ancora lì, appena ricoperti da un leggero strato di cenere, basta soffiarci su per rianimare il nostro fuoco interiore.
Facciamo un sacco di cose in una giornata, arriviamo a sera distrutti, crolliamo ed il giorno seguente è identico al precedente e così si consuma la nostra vita senza che neanche ce ne accorgiamo.
È tanto facile quanto doloroso sopravvivere nella nostra vita facendo cose che non ci piacciono, a volte senza che ci riescano neppure bene, sforzandoci perché "Bisogna farlo altrimenti ne va della nostra sopravvivenza" senza neanche accorgerci che siamo seduti su un forziere che contiene un tesoro oppure, quando ci accorgiamo che c'è qualcosa dentro, confondiamo diamanti per zirconi.
Prima dei doveri che nascono dal mantenere la nostra famiglia c'è qualcosa di più grande che ci trattiene dal mettere a disposizione il nostro fuoco interiore: la paura di fallire.
Se non si cammina mano nella mano con la paura di fallire ci si ritrova paralizzati, ogni possibilità viene congelata, ogni capacità viene negata e ogni talento viene seppellito e, con esso, anche lo stimolo a voler condividere la bellezza che abita il nostro cuore.
Che sia l'abilità di costruire qualcosa, il talento in qualsiasi attività artistica, la capacità di far star bene le persone, la curiosità spasmodica di conoscere approfonditamente dei temi che amiamo, ciascun tipo di interesse profondo che ci abita ha diritto di essere coltivato perché se questo non avviene la nostra fiamma interna si spegne; rischiamo di camminare per la strada svuotati di ogni colore, grigi tristi ed iracondi.
Immaginate se ogni persona si sentisse libera di dedicare almeno parte del suo tempo ad un qualcosa che è richiamato dalla sua parte più profonda, abbandonando il pensiero "non posso permettermelo"... quanta gioia e bellezza abiterebbe la quotidianità di tutti noi?
Quante persone soddisfatte si muovono nella lamentela? Io non ne conosco. Le persone soddisfatte non hanno forse desiderio di condividere la felicità che provano da quell'idea nata all'improvviso per un nuovo progetto?
Quando desideriamo dedicare del tempo ad un progetto che nasce dalla nostra parte più profonda, tutto intorno a noi prende ordine, il tempo si allarga, le persone che ci sono vicine sono contagiate dal nostro movimento e si prendono anch'esse lo spazio per fare ciò che amano e si crea un sostegno reciproco fatto di Complicità e Amore.
Quello che si crea è un'ordine magico che permette il compiersi delle cose oltre la distrazione e le scuse che abbiamo.
La prima necessità che dobbiamo soddisfare per riaccendere quella fiamma che abbiamo fatto soffocare sotto chili di senso di colpa e paura è dedicarsi del tempo privandoci di stimoli esterni, ed è ciò di cui hanno necessità anche i bambini per scoprirsi.
Nella noia si scopre da cosa, in autonomia, siamo attratti e nel silenzio si muovono pensieri, fantasie ed emozioni che a causa della frenesia non abbiamo modo di contattare.
Ora, se sei genitore, ti farò una domanda piuttosto scomoda ma che potrà farti fare un grande cambiamento se ti permetterai di rispondere onestamente.
Sai sicuramente che i bambini imparano principalmente per emulazione e per costruirsi una vita felice hanno necessità di avere come esempio dei genitori felici e soddisfatti che non insegnino loro che la vita è solo una tribolazione, quindi ecco la mia domanda: attraverso il tuo esempio quale strada stai indicando ai tuoi figlioli?
Questo mondo ha bisogno di persone felici e la buona notizia è che si può iniziare in qualsiasi momento quindi:
Hai ben chiaro cosa arde in te?
Qual è il primo passo che puoi fare per nutrire il tuo fuoco interiore?
Di cosa ha bisogno per tornare a fervere e scoppiettare?
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